Autosufficienza, permacultura e bioregionalismo

Autosufficienza, permacultura e bioregionalismo

Posted by selvatici on 05/08/2011

BioregionalismoSul blog “Carpi in transizione” ho avuto modo di leggere la traduzione dell’ ottimo articolo di Toby Hemenway: Il mito dell’autosufficienza. Alla lettura di questo articolo sono seguite alcune peregrine riflessioni, non tanto sull’articolo in se ma sul nostro percorso di vita degli ultimi anni. Da questo, gli improbabili lettori del blog possono allegramente dedurre che il mese di agosto è molto propizio al cazzeggio e alle divagazioni geronto-neurali.

L’autosufficienza non è un mito, casomai è stata ed è una tensione etica, un traguardo chimerico, un poco come l’utopia che ciascuno insegue ed è sempre un passo avanti a noi. L’esodo verso i luoghi abbandonati dal moderno, iniziato sul finire degli anni 70′, e che aveva dato vita alle prime comunità rurali degli Elfi, degli Zappatori senza padrone, del Monte Peglia … aveva come fine proprio l’autosufficienza e il rifiuto, il distacco dalla società civile. In tutti quei luoghi si trovava il libro di John Seymour  “Per una vita migliore ovvero il libro dell’autosufficienza”, che era uno dei pochissimi testi di riferimento per quella generazione . Per tutti gli anni 80′-90′ una moltitudine di singoli, coppie, gruppi hanno intrapreso quei sentieri per cercare una alternativa al moderno. Poi è comparsa la Decrescita di Serge Latouche che ha dato costrutto filosofico e politico ad un vero e proprio movimento di utopia concreta, poi sono arrivate le Transition Towns e un forte interesse per le pratiche della  Permacultura: sia la Transizione che la Permacultura richiedono un grosso lavoro di progettazione e pratica collettiva, non sono sentieri individuali per “allontanarsi” dallo spirito di questo tempo ma progetti di cambiamento collettivo. Sono ad ogni modo teorie e pratiche  condivise, per ora, da un numero esiguo di persone (almeno nel nostro paese)

Nel rapporto empatico tra individui, collettività e territorio l’Ecologia Profonda e il Bioregionalismo ci insegnano che Ri-abitare il mondo in cui viviamo significa andare oltre i ‘confini’ che abbiamo tracciato, significa conoscere l’intreccio di relazioni che lega le nostre vite con l’ambiente che ci circonda. Significa pensare a noi stessi come parte interdipendente del mondo naturale, e, forse ancora più importante, sviluppare un senso del posto che sappia andare oltre il dogma dell’uomo signore e padrone del creato, e allargare invece il senso di comunità con tutti i viventi: umani e non-umani che siano.

Ancora oggi l’autosufficienza è  un percorso graduale che ciascuno può intraprendere quale che sia il luogo dove si vive, è l’inizio di un distacco che consente la riappropriazione di memorie, saperi  e manualità perdute o dimenticate, ma è una meta che non è raggiungibile. Noi siamo legati all’utopica ricerca di una parziale autosufficienza, alla semplicità volontaria e alla diminuzione del tempo di lavoro necessario per vivere con una visione di vita improntata all’Ecologia Profonda e al Bioregionalismo,  per la Transizione e la Permacultura, visti gli anni che teniamo …  ci tocca aspettare  il prossimo giro di valzer.

FRUGALE è ……

FRUGALE è ……

mani graffiate  e macchiate di more

.appunti d viaggio su vecchio quaderno a quadretti

.scarpinate e scarpe consumate

.bianche lenzuola lise al vento

.briciole di pane su tavolo di legno senza tovaglia

.capelli lavati e asciugati all’aria aperta

.morsi su mele selvatiche appena colte

.treccia di cipolle dorate appesa sull’uscio di casa

.ricevere una lunga lettera scritta a mano

.profumo di lavanda essicata

.giocare a nascondino mentre cala il sole e la tv dorme

.pane e olio

.farsi quaderni e blocchetti per appunti con avanzi di carta

.pantaloni e felpe con le toppe

.un’insalatona di cisoria,tarassaco e rosolaccio raccolta nei prati

.schiacciare pinoli con un sasso e gustarli in compagnia sotto i pini

.recuperare i bottoni di una vecchia camicia logora

.pennichella sotto un albero

.indossare guant spaiati perchè recuperati

.raccolgiere legna secca pe la stufa

.tisane di rosse bacche di rosa canina in inverno

.serate a lume di candela

.regalare cartocci:di castagne,di noci,di nocciole,di semi…..

.un pasto frugale su foglie di fico

.portarsi le proprie stoviglie agli eventi conviviali

.farsi maschere ,sciampoo,e bagni con l’argilla

.camminare,almeno in casa a piedi nudi

.farsi i fazzoletti con vecchie lenzuola

.rifare un orlo,rammendare i calzini

.cercare in regalo vestitini usati per i propri bambini

.regalare i libri che non servono più.

 

tratto da “facile felice frugale”

http://bionieri.ning.com/profiles/blogs/frugale

 

PRIGIONE

vivere una sola vita,
in una sola città
in un solo paese in un solo universo,
vivere in un solo mondo è prigione.
amare un solo amico,
un solo padre una sola madre
una sola famiglia
amare una sola persona è prigione.
conoscere una sola lingua
un solo lavoro
un solo costume
una sola civiltà
conoscere una sola logica è prigione
avere un solo corpo
un solo pensiero
una sola coscienza
una sola essenza
avere un solo essere è prigione

(Ndjock  Ngana)

longwood movie

 

 

http://www.thatroundhouse.info/

prima tralci d'uva, concernente la Roundhouse Aprile, 2011

Ciao. Welcome to That Roundhouse. Benvenuti .

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Hello. Ciao. Welcome to That Roundhouse. Benvenuti a questo Roundhouse. This is an ecohome of wood frame, cobwood and recycled window walls, straw-insulated turf roof; with solar power and wind turbine for electricity, compost toilet and reed beds for grey water. Questo è un ecohome di telaio in legno, finestre e pareti cobwood riciclata, tetto di paglia erba isolato; con l’energia solare e turbine eoliche per l’elettricità, servizi igienici compost e canneti per acque grigie. We designed and built it over the winter 1997/8, and it was turned down for planning permission several times. Abbiamo progettato e costruito durante l’inverno 1997 / 8, ed è stato rifiutato il permesso di pianificazione per diverse volte. After several court appearances, we decided to demolish it over Easter 2004, but changed our minds after demonstrations of huge public support in its defence. Dopo varie apparizioni tribunale, abbiamo deciso di demolirla a Pasqua del 2004, ma cambiato idea dopo le dimostrazioni di enorme sostegno pubblico per la sua difesa. The Pembrokeshire Coast National Park Authority attempted to get a court injunction to force us to demolish it, but were persuaded to allow it to stay up until July 2006, when we could re-apply under their new Low Impact Policy. Il Pembrokeshire Coast National Park Authority ha tentato di ottenere un’ingiunzione della corte di costringerci a demolirla, ma sono stati convinti a consentire che rimanga fino al luglio 2006, quando si potrebbe applicare nuovamente sotto il loro nuovo Low Impact Policy. Our new application was considered for six months as we negotiated over all the points of the policy that we had to satisfy. La nostra nuova applicazione è stato considerato per sei mesi come abbiamo negoziato su tutti i punti della politica che abbiamo dovuto soddisfare. After a refusal in 2007 and several deferrals while Faith (was Jane) worked on a joint application with Emma who lives in a roundhouse across the fields, in Sept 2008 the committee voted to give us and her planning permission, conditional for three years. Dopo un rifiuto nel 2007 e diversi rinvii, mentre Fede (era Jane) ha lavorato su domanda congiunta con Emma che vive in una roundhouse attraverso i campi, nel settembre 2008 la commissione ha votato per dare a noi e il permesso di pianificazione, condizionale per tre anni. So here we are. Quindi, eccoci qui. A low impact roundhouse. Un roundhouse basso impatto.

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Most recent news, events, videos and updates – 2006 – 2011 I più recenti notizie, eventi, video e aggiornamenti – 2006 – 2011
Videos of building roundhouses and other stuff in our daily life Video di costruzione roundhouses e altre cose nella nostra vita quotidiana

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How it was built – Roundhouse book for sale Come è stato costruito – Roundhouse libro in vendita
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History Storia
the planning Story up to July 2002 la pianificazione Story fino al luglio 2002
Story Part 2 – July-Dec 2002, Storia Parte 2 – luglio-dicembre 2002,
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Story Part 4 – 2004, Storia Parte 4 – 2004,
Story Part 5 – 2005 Parte Story 5-2.005

Straw Bale Huts Straw Bale Rifugi
Roundhouse Building Courses Roundhouse Building Corsi
Those Roundhouses in Northern Spain – Matavenero Coloro Roundhouses in Spagna del Nord – Matavenero

Wooden Plates and Bowls for sale Legno di piatti e ciotole in vendita
Prana CD’s and songbooks for sale Prana CD e canzonieri in vendita
How to Build a Reciprocal Frame Roof Come costruire un telaio del tetto reciproco

Van Man Stan Speaks on Current Affairs Stan Van Man parla di attualità

Stop the proposed Badger extermination programme Fermare la proposta di programma di sterminio Badger

64 acres of Land for Sale in Preselis ! 64 acri di terreno in vendita in Preselis!
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Statistiche Web Gratis - WebSTATla tana, gennaio 2009

l', Pasqua Roundhouse, 2009

domenica 8 maggio PASS(T)EGGIANDO TRA LE ERBE”PerCorsi in natura”

La via verde

 organizza

Per Corsi  in natura

Passeggiate nella natura

alla ri/scoperta & ri/conoscimento

 delle erbe

Spontanee commestibili.

con particolare attenzione

 alla preparazione

&

 degustazione


Fitoescursioni

alimurgiche

A cura di

Rossana Di lauro

biologa, specializzata in piante officinali,

esperta  in fitoterapia ed alimentazione naturale

.docente presso la scuola di operatori del benessere AIOB;

 docente dellAssociazione AIFF( ente di formazione regionale)

 

Oltre a riconoscere quelle piante

 che tradizionalmente o scientificamente

vengono utilizzate a scopo terapeutico,

l’attenzione sarà rivolta particolarmente

 alle erbe spontanee commestibili

    il cui impiego nella cucina popolare

      rimasto in vita fino  a qualche decennio fa

 domenica 8 aprile

ore 09.oo

Costiera Amalfitana

Maiori

(la collina di Palomba)

  sentiero: facile  

            tempo di percorrenza 2h(circa)

       al termine PRANZO

con pietanze a base di erbe spontanee all’ombra dei limoni

di CASA PALOMBA



      rientro previsto verso le 19.00 circa

                Indispensabile prenotazione e conferma 

  info

http://laviaverde.jimdo.com/

Rossana Di lauro

tel 0817441595

Cell:3313066206

bed & breakfast “il Bosco” capodimonte napoli

hai amici , parenti , conoscenti ,
(anche con cane al seguito) che vorresti “accogliere” per qualche giorno a Napoli
ma non hai dove ospitarli? Nella tranquillità della collina di
Capodimonte, di fronte al Parco-Museo (Reggia di Capodimonte), in
un’antico palazzotto del 1700,ex casina di posta della corte borbonica,
casa vacanze “il Bosco” ti offre “ vera” ospitalità
partenopea,familiare e calorosa
Napoli Capodimonte ; Arte , natura, turismo e relax
Casa Vacanze Capodimonte
Bed & Breakfast
“il Bosco”

http://bebilbosco.jimdo.com/

  Possibilità di avere l’accompagnamento di guide in bicicletta per tour naturalistici – culturali

Bosco di Capodimonte, Tour della città,Parco Virgiliano,Parco dei Campi Flegrei

(Pozzuoli,Baia,Cuma,laghi Averno e Fusaro)

Costiera sorrentina e amalfitana

La struttura dispone di biciclette a noleggio 1mountainbike RAMPICHINO Cinelli,1 mountainbike ARGENTO VIVO Cinelli, 1bici BOTTLEG Cinelli,1 bici SL3 Bianchi,2 mountain bike Bianchi
2 mountainbike per ragazzi(7/10 anni)1 bici con rotelle per bimbi

Ciclisti benvenuti anche per una sola notte

 Spazio chiuso e coperto per la sistemazione notturna delle biciclette

Cucina adeguata alle esigenze del ciclista, in particolare: a) prima colazione a buffet:
b) menu rinforzato per ciclisti:
c) preparazione su richiesta di spuntini o picnic

alimenti biologici,marmellate e yogurth preparati in casa,sono gli ingredienti genuini della prima colazione,come genuina e calorosa è l’ospitalità dei proprietari che ,amanti del trekking e del cicloturismo, sapranno consigliare itinerari alternativi per scoprire le bellezze della Campania Felix

siamo inoltre presenti sul
 servizio Albergabici® della Fiab
propone a tutte le strutture ricettive
(alberghi, agriturismo, bed & breakfast, campeggi, ecc)
che offrono servizi a favore dei ciclisti e si sentono in qualche modo
 Animoticon“Amici della Bicicletta”Sorriso
di farsi conoscere nel mondo del cicloturismo e cicloescursionismo
 Il cicloturismo muove l’economia sostenibile

Napoli –> Roma in bici, alla Ciemmona 2011

DA NAPOLI A ROMA IN BICI, ALLA CIEMMONA INTERPLANETARIA 2011!!!

Per l’ottava volta si terrà a Roma la Critical Mass Interplanetaria, meglio nota come CIEMMONA, che richiama ciclist* critic* da ogni dove…come alcuni hanno già fatto in passato, vogliamo cogliere questo evento per una breve vacanza e soprattutto per vivere per un paio di giorni la dimensione del cicloturismo on the road, attraversando i bei luoghi della costiera c…ampana e laziale.
A proposito: genti del Sud dirette a Roma, passerete per forza di cose da noi, per cui siete invitati ad unirvi alla carovana!

Prima di tutto una doverosa premessa per chi fosse scettico sulla fattibilità di questa mini-impresa: SI PUO’ FARE…o almeno, può farlo chiunque abbia una gamba da 100-110 km al giorno e possa allungarli fino a coprire i restanti 40 circa che separano Roma da Sabaudia, dove è previsto il pernottamento modalità campeggio: prego quindi astenersi da commenti disfattisti. E poi, se la condizione dovesse proprio venir meno, ci sarà sempre la possibilità di prendere il treno, mai troppo lontano dal nostro percorso.

Dunque, si parte di buon mattino da Napoli centro in direzione Licola, in modo da pedalare nelle ore fresche della giornata ed evitare un po’ di traffico: si può scegliere la strada che si vuole, l’importante è arrivare sulla Domiziana. E’ preferibile viaggiare qui anziché sulla parallela interna che attraversa Villa Literno, Cancello ecc. perché quest’altra è una strada abbastanza stretta e semideserta, pertanto poco sicura; al contrario, la Domiziana non è più lo stradone di una volta, è stata in gran parte rifatta e grazie alle rotonde gli automobilisti non corrono più da pazzi, e si possono anche incontrare gruppi di ciclisti che si allenano e cicloturisti con cui scambiare due chiacchiere al volo.
In questa prima parte ‘entro-regione’ il percorso è del tutto pianeggiante; attraverseremo luoghi ‘ameni’ come Castelvolturno, Mondragone…passando oltre il pìù velocemente possibile, fino al confine col Lazio, posto sul ponte del Garigliano; a Scauri-Minturno possiamo fare una prima sosta e aspettare gli eventuali compagni di viaggio che avranno optato per il treno.
Fin qui sono 100 km, che se fatti in allegra compagnia e col fresco della mattina non pesano troppo sull’economia del viaggio. A seguire, ancora pianura; Formia, e finalmente Gaeta. Da qui in avanti la strada inizia a essere più movimentata, con curve e saliscendi, mostrando a tratti una bellezza simile alla costiera cilentana: esplosioni di colori e profumi, panorami selvaggi di cui godere in corsa. Questo è l’unico tratto un po’ impegnativo del primo giorno, ma..merita.
Comunque, dosando sapientemente le energie, dopo un po’ si arriva a Sperlonga – toccata e fuga – e si prosegue fino a Terracina, dove siete pregati di non badare se qualcuno (come il sottoscritto) dovesse gettare l’idea provocatoria di andare sulla rocca della città ad ammirare il tempio di Giove Anxur.. ;-). Da lì, un’altra 15ina di km e si arriva a Sabaudia, dove ci accamperemo per il pernottamento nell’accogliente pineta nei pressi della zona camper con annessa fontanina; in verità, il campeggio non sarebbe propriamente consentito, ma confidiamo sempre nella benevolenza dei carabinieri, la cui stazione è proprio di fronte la pineta…tanto, disturbiamo solo per una notte prima di levare le tende. (L’ unica vera controindicazione sono i possibili comizi locali, per lo più di matrice fascista: le radici storiche di Sabaudia sono arcifamose…purtroppo.)
La mattina successiva ci si mette in viaggio di buon’ora, ma chi si lamenterà per l’alzataccia sarà ripagato da una specie di ‘incanto’: la magia delle dune di Sabaudia. Almeno questa è l’impressione che suscita sempre in me vedere il sole sorgere da dietro le dune, col riverbero della luce che filtra il pulviscolo che galleggia nell’aria, interrotto da qualche macchia a forma di leprotto, mentre si passa sotto ponti naturali di alberi, con l’odore del mare a sinistra e della vegetazione a destra. Credo che il viaggio valga la fatica anche solo per questo.
Da lì in avanti ci manterremo sul lungocosta, tutto pianeggiante, passando per Nettuno e Anzio, fermandoci per una giusta pausa colazione; dopodiché si dovrà decidere il percorso per appropinquarci all’Urbe. Personalmente non sono del parere di passare per i Castelli (colline…discrete), quanto di prendere la Nettunense, passare quindi per Aprilia, Ardea e Pomezia che ci condurranno a sud-est della capitale; da lì è possibile imboccare una delle vie vecchie come la Pontina o la Laurentina, che per parte loro ci saluteranno con una bella imbottigliata nel traffico (che lì è abbastanza pericoloso, benché i romani mi sembra guidino decisamente meglio dei colleghi partenopei); meglio ancora, tentare la fortuna per le vie secondarie, potendo anche contare sulle buone indicazioni dei locali. Il resto “verrà da sè”, e con una buona dose di fortuna arriveremo alla Snia giusto in tempo per il pranzo 😉

Riepilogando:
1a tappa Napoli-Sabaudia: 150 km circa
2a tappa Sabaudia-Roma: 110-120 km circa

Sottolineo che, per chi ha un allenamento sui “100 e qualcosa” giornalieri, il viaggio non è particolarmente impegnativo, considerato che per la maggior parte è pianeggiante; poi, dal momento che nel primo giorno viaggeremo a fianco della ferrovia, fino a Formia, non è disdicevole iniziare da lì, per chi non se la sentisse di farlo tutto in bici.
Per quanto riguarda il mezzo…la bici da corsa va bene, ma non sempre è predisposta per il portapacchi; meglio forse un’ibrida, per i rapporti di marcia più corti e per i copertoni più larghi che possono sopportare un maggior peso e garantire una certa sicurezza di marcia. Se si usa la mtb è “obbligatorio” alleggerirla e mettere su un buon paio di copertoni da asfalto (quelli lisci, senza tasselli). Va da sé che il mezzo dev’essere in ottime condizioni, per ridurre al minimo la possibilità di incidenti che rallenterebbero tutto il gruppo.
E soprattutto, l’elemento più indispensabile di tutti…non difettare di entusiasmo! ;-)))

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